Il rugby italiano sta vivendo un momento di grande cambiamento. In un’elezione sorprendente, Andrea Duodo è stato eletto nuovo presidente della Federazione Italiana Rugby, sostituendo Marzio Innocenti, il quale ha guidato il movimento per soli quattro anni. Duodo, ex giocatore della nazionale e revisore dei conti della Federazione, ha ottenuto il 55% dei voti, portando a casa una vittoria schiacciante al primo turno. Innocenti, al suo primo mandato, si è fermato al 41%, lasciando il suo posto in un contesto sportivo che, paradossalmente, sta vivendo uno dei suoi migliori momenti recenti.
Un Cambio di Rotta
La vittoria di Duodo è ancor più clamorosa considerando che la nazionale italiana ha recentemente ottenuto risultati significativi nel Sei Nazioni, mentre l’Under 20 e il rugby femminile stanno emergendo a livelli competitivi. Questi successi sono in parte il frutto di un sistema di formazione già avviato, ma anche del lavoro svolto da Innocenti, che ha preso decisioni cruciali come la nomina del nuovo ct Gonzalo Quesada. Tuttavia, dietro a questi risultati si nasconde un malessere crescente all’interno del movimento.
Innocenti era arrivato come l’“uomo nuovo” del rugby italiano nel 2021, promettendo una rivoluzione dopo anni di stagnazione. Ma col tempo, la sua gestione ha deluso le aspettative, annacquando le promesse di cambiamento e lasciando intatti i meccanismi del potere federale. La Federazione, con un fatturato di quasi 40 milioni di euro, è diventata un’azienda complessa, difficile da gestire e ancor più difficile da innovare. Questo è ciò che gli è costato caro alle urne.
La Voce dei Club
Il voto ha evidenziato un fatto importante: il campionato domestico ha un peso politico maggiore di quanto si possa pensare. I club e i tornei che hanno subito danni dalla nascita delle franchigie hanno finalmente trovato voce nel nuovo presidente. Duodo è stato sostenuto da club storici come Petrarca, Rovigo e Calvisano, i cui voti hanno fatto la differenza.
Duodo non è solo un revisore dei conti della Federazione; è anche un uomo fortemente legato alla Benetton Treviso, una delle realtà più importanti del rugby italiano. La sua elezione rappresenta un ritorno in grande stile della Benetton, che torna a esercitare un’influenza significativa nel panorama del rugby nazionale.
Un Consiglio Federale di Cambiamento
Nel nuovo Consiglio federale spicca Paolo Vaccari, uno dei principali sostenitori della candidatura di Duodo e vicino a Giovanni Malagò. La nuova Federazione avrà tra le sue priorità la questione delle Zebre, la seconda franchigia, che continua a rappresentare una sfida per il rugby italiano, e il rilancio dei tornei nazionali, finora sacrificati a favore della Celtic League.
Con un nuovo presidente alla guida e una comunità pronta a supportare il cambiamento, il rugby italiano si prepara a scrivere un nuovo capitolo. Un grande in bocca al lupo a Andrea Duodo e al suo team!